Ottavo scudetto di fila, una stagione nuovamente gloriosa per la vecchia signora di Torino, che con Massimiliano Allegri raggiungono un livello decisamente straordinario. Ciò nonostante, fa più rumore la polemica e i fallimenti che la gloria, ed il mancato accesso alla Champions ha generato malumori estesi, creando perfino delle tensioni interne alla società e allo spogliatoio. La Juventus comunque, nonostante la mancata vittoria del trofeo europeo, chiude in positivo l’anno calcistico 2018/2019.

Nuovo stile

Ma le polemiche non smettono di agitare il già poco felice popolo bianconero, poiché, le nuove maglie presentate dalla società Torinese, non sono propriamente quelle che i tifosi si aspettavano. Mancano le classiche strisce bianco e nere, a colorare come di consueto la casacca della vecchia signora, queste ultime infatti saranno sostitute da due grandi e diverse bande, divise solamente da una piccola striscia di color rosa. Il bianco e nero ovviamente permane, anche se mostrando una nuova modalità di presenza, mentre torna il rosa, che spesso ha caratterizzato la storia della Juventus.

Esattamente come è stato per il logo, anche se più volte modificato (trovando in quello attuale un cambiamento deciso e rivoluzionario) ora anche la maglia trova una rivoluzione, anche se solo parziale. I pantaloncini rimarranno in tinta unita, o bianchi, o neri.

Innovazioni e marketing

La scelta di sterzare così prepotentemente il classico bianconero a strisce è dettato da diversi fattori, perfino economici. Le novità sono sempre seguite da una lunga sfilza di polemiche, poiché spesso (come in questo caso) definite addirittura irrispettose, nei confronti del club torinese. Il mercato però richiede novità, freschezza, innovazione, ed una maglia del genere potrebbe non catturare al 100% i tifosi di casa, ma potrebbe trovare simpatie all’estero, aprendo dunque un entrata di marketing estera nuova, volta poi al rinforzo dei bilanci societari. Perfino il logo Jeep subirà delle variazioni, tornando alle origini, colorandosi di bianco, contornato dal solito nero, che lo rende quasi un grassetto.

Questo, quanto detto fin’ora, riguarda la parte “davanti” della casacca, che invece nel retro troverà un quadrato nero a fare da sfondo al nome del giocatore preso in considerazione. Un quadrato però che non ricopre completamente il retro, ma lascia sia in alto, sia in basso, quanto abbiamo visto sul petto, ovvero le due bande bianco e nere con la striscia rosa tendente al fuxia a dividerle.

Il prezzo

Il prezzo delle divise varia a seconda del tipo e della misura, ovviamente. Il prezzo per la maglia normale da gara, è di 89,95 euro. Più cara la versione Authentic della maglia delle zebre di Torino, con la cifra che sfiora i 130 euro. 69.95 Invece il prezzo per la maglia per bambini.

Anche la maglia del portiere tocca gli 89,95 euro, e quella per bambini invece costa 74.95. La versione femminile della maglia bianconera ha il prezzo di 79.95 euro.

Il materiale

Il materiale utilizzato per l’assembramento della maglia da gara dei bianconeri è composto da un tessuto tecnico, con la tecnologia CLIMALITE, che risulta addosso termo resistente e traspirante. La maglia Authentic, come indica con precisione il sito della Juventus, differisce dalla Home non solo per un fatto di, appunto, autenticità, poiché sarà quella che indosseranno i giocatori prima di scendere in campo, ma è progettata per fare in modo che, come un costume di alta tecnologia, si adatti perfettamente al fisico dell’atleta che lo indossa, garantendo dunque una comodità apparentemente inarrivabile.

Il brand e il cambiamento

Una scelta, infine, che porterà ovviamente i tifosi a dividersi anche su questa frangia, che vede una parte della tifoseria assolutamente soddisfatta della scelta minimalista e moderna, accogliendo dunque con entusiasmo la totale novità della maglia. Ci sono però anche un altra grandissima fascia di tifosi che invece vedono di cattivo occhio questo cambiamento rivoluzionario, considerandolo perfino offensivo alla memoria storica della squadra.

Ai mercati e al campo l’ardua sentenza.